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Ecco i miei scoop: scoprili giorno per giorno!

 

 

Mi presento
Cominciamo dalla macchina fotografica: non è la mia migliore amica, di più. Ce l'ho al collo anche mentre mangio. Del resto è il mio ferro del mestiere perché io nella vita m'intrufolo, guardo, spio.

L'altra cosa che non mi abbandona mai è la mia testa. Una testa senza eguali: non per come funziona, ma per quanto è grande, di quelle che fanno la felicità delle partorienti.

Anche qui c'è un motivo: deve entrarci parecchia roba, tutta quella che agguanto andando a zonzo nel villaggio di Terza Festa. Circolo come uno Sherlock Holmes forse un po' strampalato, sì, ma non meno sveglio dell'originale, attrezzato come sono col kit del perfetto rompi.

L'avrete capito, non vado a caccia rossetti di marca o chihuahua ultimo modello, bensì di gaffes, stranezze, stupidaggini. Sappiatelo: la gente si diverte da morire a farle. Io l'ho capito da ragazzino, quando i miei vicini di casa, di cognome Meo, chiamarono la figlioletta Mara.

Ora, non mi aspetto che a Terza Festa si arrivi a tale genio, ma conto di beccarvi, voi che partecipate all'evento, in quello che Freud definirebbe un momentaneo cedimento dell'equilibrio psico-sociale dell'individuo. Più comunemente: una stupidata.

Siatene certi: se vi esibite in qualche figuraccia, se avete addosso vestiti strani, se cadete in fallo in qualche modo, io sarò lì a sbirciarvi per poi raccontare le vostre performance in questo spazio.

Su, su, datevi da fare!

Giovedì 28 Giugno

Ma gli italiani dove sono?

E meno male che me la cavo con l'inglese! No, perché altrimenti come avrei fatto a intrufolarmi negli affari degli ospiti del villaggio? Sembra che la Grande Età sia solo straniera visto che in giro ho incontrato dovunque comitive inglesi e spagnole. Gli italiani - e lo sapevo - si sono fatti vivi soprattutto per mangiare e per applaudire Fiorello nel suo show serale. Comoda la vita, eh? Godersi al fresco della sera le battute del comico siciliano e tralasciare invece tutte le altre opportunità offerte dal villaggio. Tsk tsk, valli a capire questi italiani! Oggi a Pian Massiano giornata tranquilla. Tutto inizia a mezzogiorno con balli e canti nello spazio congressi. Il gruppo più simpatico? I Silver Sounds di Brighton…una comitiva di "Grandi" dai capelli d'argento e le maschere sul viso. Il loro nome significa che sono anziani (e quindi con i capelli color argento) più che mai attivi e con voglia di divertirsi a ritmo di musica. Mi avvicino al gruppo…gli chiedo: "Perché le maschere?" Mi rispondono: " Il meeting è come il Carnevale… l'atmosfera è di festa, gioco e scherzo. Anche se noi siamo attivi socialmente a Brighton per aiutare i rifugiati arabi." Ora, va bene che l'argento è prezioso, ma sembra un po' troppo inflazionato qui al Meeting. Anche il coro polifonico della Uil Pensionati di Avezzano si chiama "Voci d'argento". Non potete immaginare quali voci grintose e giovanili abbiano questi simpatici pensionati abruzzesi. Ah, inutile dirlo: all'ora di pranzo gli stand gastronomici sono stati invasi senza pietà. Dovevate vederli: centinaia di persone a gustarsi le specialità umbre e a rumoreggiare come neanche un esercito di cicale avrebbe saputo fare. C'è anche chi tra una portata e l'altra trova il tempo per schiacciare un pisolino. Ho pranzato in buona compagnia, chiaramente sotto mentite spoglie. Gli ex sessantottini non mancano e sono riconoscibili dalla casacca dell'epoca e dalla chioma fluente (quasi argentea) raccolta in un codino da far invidia a Roby Baggio. Ma non è che era proprio lui in incognito?

Venerdì 29 Giugno

A quanto pare più si va avanti con gli anni e più si diventa intraprendenti. Forse sarà un piccolo miracolo di Terza Festa, ma le persone maggiormente attive sono quelle più in là con gli anni. Vado subito al sodo. In mattinata vedo due signore, diciamo pure anzianotte, dirette a braccetto verso uno dei punti di accoglienza di Semplicemente. Il mio naso, che è ottimamente allenato, annusa qualcosa di stuzzicante. Il sole picchia ma le due procedono impassibili: con aria pimpante arrivano allo stand di Semplicemente e lì chiedono di registrarsi al sito. Ora, io che le sbirciavo da dietro il tendone, non credevo alle mie orecchie e ai miei occhi. Una di quelle signore aveva 90 anni, dico novanta! Lì per lì mi sono chiesto che diavolo ci volesse fare con Internet e con l'iscrizione al sito Semplicemente.it e quindi ho origliato con particolare attenzione per cercare di capire cosa l'avesse spinta fin lì. Pare che, navigando sul sito di Semplicemente.it, sia stata molto colpita dalla sezione "Istruzioni per l'uso", quella che insegna a fare tante cose e che dà informazioni utili per migliorare la vita quotidiana. Che so: come si coltiva una determinata specie di pianta, come imparare ad usare il computer, quale viaggio scegliere quest'estate, eccetera. Lo ripeto. Ancora mi chiedo quale argomento in particolare abbia folgorato la splendida novantenne e probabilmente glielo chiederò di persona. Intanto non posso non segnalarvi la sua convinzione, il suo entusiasmo nel mettersi davanti al pc e compilare il modulo di iscrizione. Mitica! Era contentissima e sono convinto che in parte abbia preso il tutto come un gioco. In un mondo in cui c'è ancora gente (anche giovane) che non sa nemmeno cosa sia Internet, vedere un tale interesse per la Rete a 90 anni è stato un vero piacere. Mi sa che terrò ancora d'occhio la signora, sembra un tipo davvero interessante. Anzi, vado subito.

Sabato 30 Giugno

Mio cugino, che è di Roma, avrebbe detto: anvedi che tipe! Sono quelle nella foto: giocano beatamente a carte come affiatatissime amiche. Qual è la notizia? È che sono all'interno dell'Internet Cafè di Semplicemente! A far caldo fa caldo, questo sì, ma vattela a immaginare un'idea del genere: occupare l'Internet Point (che è la struttura più bella, tecnologica e appariscente del villaggio) per mettersi a giocare con un mazzo di carte! Ora, qualcuno probabilmente si è anche irritato, perché mentre navigava doveva sorbirsi i commenti delle tre signore, ma io mi sono divertito un mondo a guardarle. Simpatiche, gioviali, ma soprattutto con nessuna voglia di schiodarsi da lì, visto che sono rimaste sedute a tavolino per ore. E senza il minimo imbarazzo di fronte agli altri ospiti della manifestazione e di fronte agli organizzatori, che dopo un attimo di shock, hanno letteralmente adottato le simpatiche "avventuriere". Ma non è tutto. Non ci crederete. Questo è proprio l'anno delle celebrazioni verdiane. Infatti, all'interno dell'Internet Cafè ho incontrato gli ospiti della casa di riposo "Giuseppe Verdi" di Milano, voluta dal Maestro per dare un tetto a tutti gli artisti più sfortunati di lui. E vi dirò, sono proprio degli artisti. Leggete questa poesia improvvisata per me davanti a una tazzina di caffè. Il titolo è Pensiero. Tra le romantiche vie di Perugia e il chiasso della nostra festa si respira aria di pace. Sarà la vicinanza di Assisi città del santo poverendo. Noi siamo un gruppo, divino santo, che rappresentiam in questa festa il sommo Giuseppe Verdi. Tu San Francesco fosti anche un dolcissimo poeta, sarebbe bello immaginarvi insieme tra gli angeli in paradiso. "Proteggeteci" Sommo musico e divino santo. Autore: Pasquale Montesano

Domenica 1 Luglio
La foto che vedete si commenta da sola. Ora ditemi come si fa a non immortalare un'attempata signora inglese mentre fa una danza erotica con un pupazzo gonfiabile. Si, ecco, proprio di quelli che si usano negli addii al nubilato: baffuto, muscoloso, petto villoso.

Lei, la show woman, mentre tutti gli altri erano giustamente intenti a rifocillarsi, ha deciso che doveva diventare l'attrazione del tendone-ristorante. Questa volta, lo ammetto, non ho dovuto fare troppo il ficcanaso, perchè l'esibizione erotica mi è piombata addosso mentre mangiavo degli squisiti strangozzi, una pasta tipica di queste parti.

Mollata immediatamente la forchetta, ho impugnato la macchina fotografica (che, come sapete, porto sempre al collo) e ho iniziato a scattare una, due, tre volte. La protagonista dello show strapazzava letteralmente il malcapitato partner e non era per nulla intimidita dall'obiettivo, sicchè quando le ho chiesto di baciare il suo uomo è venuto fuori quello che vedete nell'immagine.

Davvero incredibili questi inglesi. Sono più di un centinatio qui al villaggio e per me sono la comitiva più esagitata. Mi sono informato sul loro conto e ho scoperto che sono venuti dall'Inghilterra apposta per il Meeting della Grande Età. Gente anziana, anzianissima, spesso sulla sedia a rotelle, ma con un comune denominatore: divertirsi.

Li vedi già di buon mattino aggirarsi per il villaggio, incuranti del caldo e dell'afa. Partecipano ai convegni, a tavola fanno baldoria e nel pomeriggio, invece di godersi un meritato riposino all'ombra degli alberi o in albergo restano sotto un tendone a suonare a più non posso i loro strumenti.
Salute e lunga vita!


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